Questo piccolo libro, da anni molto letto e molto amato in tutto il
mondo, è forse il più illuminante, il più lucido e utile resoconto,
scritto da un occidentale, di come un occidentale possa avvicinarsi allo
Zen.Un professore tedesco di filosofia, Eugen Herrigel, vuole essere
introdotto allo Zen e gli viene consigliato di imparare una delle arti
in cui lo Zen da secoli si applica: il tiro con l'arco. Comincia così un
emozionante tirocinio, nel corso del quale Herrigel si troverà
felicemente costretto a capovolgere le sue idee – e soprattutto il suo
modo di vivere. All'inizio con grande pena e sconcerto: dovrà infatti
riconoscere prima di tutto che i suoi gesti sono sbagliati, poi che sono
sbagliate le sue intenzioni, infine che proprio le cose su cui fa
affidamento sono i più grandi ostacoli: la volontà, la chiara
distinzione fra mezzo e fine, il desiderio di riuscire. Ma il tocco
sapiente del Maestro aiuterà Herrigel a scrollarsi tutto di dosso, a
restare vuoto per accogliere, quasi senza accorgersene, l'unico
gesto giusto, che fa centro – quello di cui gli arcieri Zen dicono: «Un
colpo - una vita». In un tale colpo, arco, freccia, bersaglio e Io si
intrecciano in modo che non è possibile separarli: la freccia scoccata
mette in gioco tutta la vita dell'arciere e il bersaglio da colpire è
l'arciere stesso.