Erri De Luca e la scoperta della musica. La musica della scrittura,
certo, ma anche la musica che si ascolta, che colma le nostre giornate,
la musica che si canta. Questa "musica provata" comincia sui banchi del
liceo con il celebre invito omerico alla musa "cantami o diva del pelide
Achille", con la Napoli delle canzoni ottocentesche, con Ciccio
Formaggio, con le incisioni beethoveniane di Arturo Toscanini, e
prosegue dentro i canti di Pete Seeger negli anni Sessanta, Il disertore
di Boris Vian, le canzoni scritte o rimaneggiate insieme all'amico Gian
Maria Testa, l'armonica di Mauro Corona. Ci sono le bombe di Sarajevo e
la memoria dei canti della fatica, quelli legati alla terra, quelli
legati al lavoro operaio, c'è la musica di Stefano Di Battista e la voce
di Nicky Nicolai. C'è il Mediterraneo. C'è tutta una vita che prova a
intonare la voce.