A meno di cambiamenti radicali nel modo in cui la popolazione mondiale
vive, produce e gestisce le proprie attività economiche, non c’è modo di
evitare il peggio. Cosa fare allora? Il messaggio di Naomi Klein è
dirompente: si è perso talmente tanto tempo a decidere di non decidere
che oggi l’unica via d’uscita è quella di mettere in discussione la
logica fondamentale del capitalismo: la crescita del PIL come priorità
assoluta. La rivoluzione che Klein intravede come unica possibilità di
salvezza ha poco a vedere con una Green Economy all’acqua di rose e
molto con una trasformazione epocale delle nostre vite.