Il lavoro sta cambiando. I mutamenti della geografia del lavoro a
livello mondiale e le trasformazioni del sistema produttivo che la
quarta rivoluzione industriale porterà richiedono un sindacato in grado
di cambiare e di avere "nostalgia del futuro". Svolgendo una critica
sincera dei limiti del sindacato odierno, e rivendicando le scelte
compiute dalla sua organizzazione nelle difficili vertenze affrontate
nel corso della crisi, il segretario dei metalmeccanici della Cisl
propone la propria idea di un sindacato come "luogo pubblico delle
aspirazioni dei giovani" e di tutte le generazioni. Un luogo aperto,
orientato alla partecipazione, pragmatico, lontano dagli estremismi, in
grado di anticipare, grazie allo studio, a un impegno costante e a una
visione del futuro, le evoluzioni della realtà. Il sindacato è
un'esperienza di promozione del lavoro e delle persone che dà respiro
alla democrazia, un sano contrappeso al potere politico ed economico.