Prendendo spunto dalla cena di gala che seguì il V Congresso Solvay
della Fisica, a Bruxelles, il 29 ottobre 1927, Gabriella Greison
descrive al pubblico la nascita della fisica quantistica, campo di studi
che aprì la strada a una nuova visione dell'universo, tuttora
controversa, e a moltissime invenzioni che caratterizzano la tecnologia
contemporanea. La narrazione si incentra sul conflitto fra le due teorie
di Einstein e Bohr, ancor oggi irrisolto. II testo ha un intento
divulgativo rispetto a una materia considerata da molti al di là della
portata del grande pubblico, inoltre la grande quantità di informazioni e
aneddoti permettono di inquadrare i personaggi descritti anche nella
loro dimensione umana. L'autrice, grazie alla sua preparazione
scientifica, riesce a spaziare nella storia della scienza contemporanea e
a renderla appassionante.