Con questo romanzo, ebbe a dire Norman Mailer, William Burroughs rivelò
di essere «l’unico romanziere americano vivente a cui si possa
plausibilmente attribuire genio». Scavando nelle proprie ferite con
l’acume della paranoia e un’acrobatica inventiva stilistica, in “Pasto
nudo” Burroughs disegna, sfrontato e perentorio, un ritratto
dell’America all’acido fenico.