Possono un romanzo, una poesia, un quadro o una musica cambiare la
nostra vita? Illuminarla di un significato che ci era stato nascosto
fino a un attimo prima? Mostrarci una strada mai percorsa? Secondo
l’autore di questo libro sì. A patto di lasciarci coinvolgere
incondizionatamente dall’amore per l’arte. Ed è proprio quello che ci
invita a fare, proponendoci un viaggio insolito in una narrazione,
condotta sempre con leggerezza, che intreccia le biografie di scrittori,
pittori e musicisti famosi e l’analisi delle loro opere alle
considerazioni personali o alle divagazioni autobiografiche. Un viaggio
che regala al lettore una serie di aneddoti curiosi e talvolta poco
conosciuti sulle figure di Rimbaud, Kafka, Dante e Joyce, Keats, Proust,
Tolstoj e Leopardi, fino alle riflessioni sulla pittura di Caravaggio,
Vermeer e Hopper o sulla musica di Mozart, Brahms e Schubert, di Bill
Evans e i Radiohead. Muovendosi in equilibrio tra saggio, biografia e
fiction, il libro - costruito su un montaggio narrativo capace di creare
tra i diversi riferimenti nessi inediti e talvolta spiazzanti -
racconta così il rapporto sempre oscillante tra verità e finzione, vita e
arte, ma anche tra eros e malattia, successo e fallimento, impegno e
fuga. E soprattutto propone l’appassionata difesa di un’idea di cultura
intesa, secondo le parole di T.S. Eliot, come “ciò che rende la vita
degna di essere vissuta”.