In questa edizione ampliata e aggiornata della Storia del ghetto di
Venezia, un libro che ha avuto il merito storico di accendere i
riflettori sull'argomento, Riccardo Calimani descrive la quotidianità,
le usanze e i riti della variegata comunità ebraica locale, ne illustra
gli altalenanti rapporti con le istituzioni e il governo della
Serenissima e gli stretti legami con la vita produttiva e culturale
cittadina (in particolare con il neonato settore
tipografico-editoriale), e ripercorre le tappe salienti del lungo e
tortuoso cammino che ha portato alla loro completa integrazione ed
emancipazione. Senza dimenticare le pagine vergognose scritte dal regime
fascista con la propaganda antisemita e le cosiddette leggi razziali,
né la spietata caccia all'ebreo scatenata dopo l'8 settembre 1943 dai
nazifascisti nelle calli e nei campielli della città lagunare. Nel
racconto vivido e ben documentato dei grandi eventi storici che
accompagnarono la vita del ghetto si stagliano i profili di ebrei
veneziani famosi e meno famosi – rabbini, intellettuali e umanisti come
Isaac Abrabanel, Leone da Modena o Simone Luzzatto, poeti come Mosè
Zacuto o Sara Coppio Sullam –, ma anche quelli di semplici commercianti e
marrani che, in genere a causa di qualche disavventura, hanno lasciato
una traccia nei documenti ufficiali, e le cui vicissitudini sono forse
ancor più toccanti ed eloquenti per chi voglia conoscere le condizioni
in cui il popolo della diaspora fu costretto a vivere per tre secoli nel
cuore della «Serenissima e Cristianissima» Repubblica di San Marco.