Emma De Tessent. Eterna stagista, trentenne, carina, di buona
famiglia, brillante negli studi, salda nei valori (quasi sempre).
Residenza: Roma. Per il momento - ma solo per il momento - insieme alla
madre. Sogni proibiti: il villino con il glicine dove si rifugia quando
si sente giù. Un uomo che probabilmente esiste solo nei romanzi regency
di cui va matta. Un contratto a tempo indeterminato. A salvarla dallo
stereotipo dell'odierna zitella, solo l'allergia ai gatti. Il giorno in
cui la società di produzione cinematografica per cui lavora non le
rinnova il contratto, Emma si sente davvero come una delle eroine
romantiche dei suoi romanzi: sola, a lottare contro la sorte avversa e
la fine del mondo. Avvilita e depressa, dopo una serie di colloqui di
lavoro fallimentari trova rifugio in un negozio di vestiti per bambini,
dove viene presa come assistente. E così tutto cambia. Ma proprio quando
si convince che la tempesta si sia finalmente allontanata, il passato
torna a bussare alla sua porta: il mondo del cinema rivuole lei, la
tenace stagista. Deve tornare a inseguire il suo sogno oppure restare
dov'è? E perché il famoso scrittore che Emma aveva a lungo cercato di
convincere a cederle i diritti di trasposizione cinematografica del suo
romanzo si è infine deciso a farlo? E cosa vuole da lei
quell'affascinante produttore che continua a ronzare intorno al negozio
dove lavora?
Quarta di copertina
“Tenace
stagista. Incrollabile sognatrice. Calamita per produttori scorbutici e
scrittori zen. Mi chiamo Emma De Tessent, e questa è la mia storia.”
Una commedia romantica di grande freschezza e sensibilità, secondo lo
stile che ha fatto di Alessia Gazzola una delle scrittrici italiane più
amate e seguite.