Viviamo in mare aperto, sotto l’onda continua, senza un punto fermo e
uno strumento che misuri il peso e la distanza delle cose. Nulla sembra
stare più al suo posto, molto sembra non avere più un suo posto. Non
vediamo la direzione di marcia, così solchiamo un territorio
sconosciuto, in ordine sparso. I principi che hanno sostanziato l’ethos
repubblicano, quel sistema di regole che ha orientato i rapporti di
autorità e le modalità della loro legittimazione, i valori condivisi e
la loro gerarchia, fino ad arrivare al nostro comportamento e ai nostri
stili di vita, devono essere ripensati alla radice perché non sembrano
più adatti all’esperienza e alla comprensione di un mondo che ha subìto
la più travolgente dilatazione spaziale e al contempo l’inedita
connessione globale.