In questo romanzo, l'autore Claudio Magris si confronta con l'ossessione
della guerra di ogni tempo e paese, quasi indistinguibile dalla vita
stessa: una guerra universale, rossa di sangue, nera come le stive delle
navi negriere, blu come il mare che inghiotte tesori e destini, grigia
come il fumo dei corpi bruciati, bianca come la calce che copre il
sepolcro. Non luogo a procedere è la storia di un grottesco Museo della
violenza, delle sue sale e delle sue armi ognuna delle quali racconta
vicende d'amore e delirio, e dell'uomo che sacrifica la vita alla sua
maniacale costruzione; è la storia di una donna erede dell'esilio
ebraico e della schiavitù dei neri; è la storia del mistero di un
delitto rimosso tra le mura del forno crematorio nazista della Risiera
di San Sabba, a Trieste.